Ivano Pezzuto della sezione di Lecce è stato l’ospite d’eccezione della sezione di Treviglio per una lezione tecnica, durante la serata del 15 marzo scorso.
L’ospite, introdotto brevemente dal presidente Enzo Paganelli, dice di trovarsi subito a suo agio all’interno dell’aula ed è proprio questo il punto di partenza della sua lezione: essere in sezione aiuta a crescere e nell’attività di arbitro è fondamentale perché è proprio qui, tra le pareti dove abbiamo frequentato il corso arbitri, che nascono i confronti con i colleghi più anziani ed esperti.
“Se faccio un errore e ne parlo con il mio collega cresciamo in due: io non lo farò più, ho imparato la lezione, e per lui sarà più facile evitarlo” .
Lui stesso non esita a mostrarci i suoi di errori, presi da diversi video delle sue prestazioni in Serie B. L’analisi però non si ferma al semplice riconoscimento della decisione sbagliata, bisogna andare oltre: i pochi secondi in cui tutto si risolve sul terreno di gioco diventano decine di minuti, in cui i giovani associati sviscerano e commentano i provvedimenti presi o da prendere.
Il messaggio che passa da questo momento della lezione è chiaro: la concentrazione e il controllo in campo devono accompagnare l’arbitro dal primo secondo fino al novantesimo. I “ma” e i “però” e “è quasi finita”, “è appena iniziata” non valgono come scuse per dare meno del cento per cento.
In un crescendo di curiosità finisce la parte dedicata ai video e partono le inevitabili domande della platea. In questo momento della serata emerge per intero l’uomo Ivano che, con fermezza e determinazione, ammette di non avere mai nella sua carriera avuto una sola volta il pensiero di mollare tutto. Proprio questo è l’insegnamento migliore che potesse darci: i momenti di caduta e sconforto esistono e sono inevitabili ma, con caparbietà e umiltà, bisogna superarli attraverso una sana riflessione e una buona dose di autocritica.