Lo sforzo e il duro lavoro costituiscono un ponte tra i sogni e la realtà

 

Martedì 21 marzo 2017 presso la sezione di Treviglio si è tenuta la consueta lezione tecnica: ad aprire la serata è stato il nostro presidente Enzo Paganelli.

Qualche breve avviso, alcune notizie e alcune disposizioni: sembrerebbe, di norma, una lezione come le altre, eppure la sala è gremita e l’anticipazione del presidente serve ad introdurre un ospite d’eccellenza, il nostro collega ed ex assistente internazionale Paolo Calcagno, piemontese classe ’66, della sezione di Nichelino.

La sua fama, a buon ragione, lo precede: arbitro effettivo dal ’94 al ’99 (in CAN C) e assistente arbitrale tra CAN B e CAN A fino al 2011. Il suo bilancio finale parla di 200 partite in Serie A, tra cui numerose “classiche” del campionato. Internazionale dal 2005 al 2010; dal 2016 è entrato a far parte, come componente, della CAN PRO, per occuparsi in particolare dei 162 assistenti della commissione.

Insomma: un curriculum invidiabile, su cui spiccano le partecipazioni come assistente arbitrale (con Roberto Rosetti a dirigere) agli Europei del 2008 – anno in cui la nostra terna diresse la finale – e i Mondiali del 2010.

Paolo ci mette subito a nostro agio, con una buona parlantina e delle slides dai contenuti inediti: si parla di alcuni esercizi con supporti tecnici anche semplici (uno smartphone ed un cavalletto) grazie ai quali si possono svolgere ottimi allenamenti molto utili, specialmente per gli assistenti (fuorigioco, goal-no goal etc.).

La serata scivola via piacevolmente, con momenti di riso ed altri di serietà; osserviamo dei video totalmente inediti con i quali siamo spettatori privilegiati di quella che è la vita “privata” di una terna durante una competizione internazionale di primissimo livello.

Momenti di svago, esercizi, allenamenti, la designazione per una finale, la concentrazione pre-gara delle varie terne (l’unica terna a cercare di svagarsi un po’ nei momenti prima della partita è proprio…quella italiana!) e l’affetto dei propri cari mentre i nostri colleghi sono impegnati sui campi di tutto il mondo.

Paolo ha così saputo raccogliere la nostra totale attenzione dimostrando enorme umiltà e un atteggiamento positivo che ha catturato l’attenzione dei partecipanti.

“Lo sforzo e il duro lavoro costituiscono un ponte tra i sogni e la realtà”: Paolo ci ha motivato ad obiettivi importanti che non devono prescindere da sacrifici.

Al termine della serata sono stati tantissimi i ragazzi (giovani e non) a fermare Paolo per qualche sorriso, una fotografia, una domanda o un augurio.

Infine, accompagnato dal presidente e da altri associati, il nostro ospite ha terminato la serata in una pizzeria della zona per un momento conviviale, raccontando aneddoti e episodi che arricchiranno sicuramente il nostro bagaglio di esperienze.

 

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